Emergenza Occupazione: la CSU, dopo le dichiarazioni di Belluzzi, chiede misure rapide ed incisive

Su un fatto sembrano non esserci dubbi: l'uscita dalla Black List – di per sé – non è sufficiente a fare ripartire la macchina economica del Paese. E tutto sommato è condivisa dalla CSU anche l'analisi del segretario di Stato al Lavoro, che – pur intravedendo segnali di ripresa, come lo stop nei percorsi di mobilità e il recuperato dinamismo di alcune aziende - ha indicato il 2015 come l'anno nel quale si vedranno novità importanti. Ma perchè le speranze possano tradursi in fatti concreti – afferma la Centrale Sindacale Unitaria – occorrono misure rapide e incisive. “Nel nostro documento – afferma il segretario generale della CDLS, Marco Tura – abbiamo proposto una task force per la ricerca di nuovi investitori”. Giudicato realistico il numero di 1500 disoccupati indicato da Belluzzi; ma anche oggi – sottolinea Tura – si continuano a perdere posti di lavoro. Positiva la ripartenza del confronto con il Governo; come ribadisce anche Giuliano Tamagnini. “Anche l'Esecutivo - afferma il segretario generale della CSDL – ha finalmente preso contatto con la realtà. “Tra le iniziative da prendere subito non possono non esserci il ricorso al turn over e una lotta incisiva al lavoro nero. Tutto ciò porterebbe al recupero – entro l'anno – di almeno 400 posti di lavoro”. “Dobbiamo anche far ripartire – conclude Tamagnini - l'idea del fondo di solidarietà, per chi si trova in condizioni di estremo disagio”

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