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Energia elettrica: Anis, "Aumenti insostenibili per le aziende, urgente intervenire"

17 dic 2022
Energia elettrica: Anis, "Aumenti insostenibili per le aziende, urgente intervenire"

Per Anis la nuova tariffa dell’energia elettrica comporterà un aumento di quasi tre volte tra novembre e dicembre, portando il costo per le aziende sammarinesi a livelli più alti di quello dei loro competitor italiani. Una dinamica insostenibile per molte imprese, per questo chiede di intervenire urgentemente per calmierare gli aumenti e aprire una riflessione sul regime di monopolio che sta mostrando tutte le sue criticità. 

"Tutte le nostre aziende associate hanno iniziato a monitorare l’andamento del PUN mensile - si legge in una nota - per calcolare preventivamente il loro costo dell’energia elettrica. Il risultato finale è drammatico: il PUN medio di dicembre è infatti pari a 0,37 €/kWh a cui va aggiunto lo spread di 0,02 (dato medio, che viene poi “pesato” differentemente a seconda degli scaglioni di consumo), portando il rincaro delle tariffe, che è scattato a dicembre, a circa il 178% in più rispetto alle tariffe di novembre (0,39 contro 0,14 €/kWh)".

Per l'Associazione industria i rincari mettono a rischio l’operatività stessa di molte attività economiche. Anche perché, al momento, non sono previsti interventi per compensare o calmierare almeno in parte gli aumenti energetici, come invece hanno fatto e stanno facendo altri Paesi come ad esempio l’Italia. Arrivando a mettere in una posizione di svantaggio le imprese del territorio che devono competere soprattutto con quelle italiane. 
"La conseguenza della nuova tariffazione sammarinese PUN+spread, combinata agli interventi del Governo italiano, è che i nostri competitor avranno un costo di gran lunga inferiore per l’energia elettrica: ciò rappresenta una perdita di competitività enorme. Inoltre, lo stesso meccanismo di credito d’imposta, stando alle indicazioni della stessa finanziaria, verrà istituito anche per il gas per usi produttivi, riducendo quindi anche tale costo per le imprese italiane".

Anis chiede al Governo di mettere in atto una strategia in grado di contemperare tutte le esigenze, 'avviando anche una seria riflessione sul ruolo di AASS, partendo da una maggiore trasparenza su dinamiche e prezzi d’acquisto delle materie prime e, in generale, sul regime di monopolio a cui devono sottostare soprattutto le imprese, nonostante le evidenti criticità'.







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