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Energia, obiettivo San Marino: essere il primo Stato al mondo ad emissioni zero.

18 ago 2007
Luca - Strada Borrana, Serravalle (Giovedì 2 febbraio, ore 10.30)
Luca - Strada Borrana, Serravalle (Giovedì 2 febbraio, ore 10.30)
Il piano energetico vuole essere uno strumento di riferimento col quale San Marino individua gli obiettivi principali e le direttrici di sviluppo e potenziamento del sistema energetico statale per la produzione, il trasporto e la distribuzione di energia e gli obiettivi per la riduzione dei consumi e il risparmio energetico. Innanzitutto il piano ha voluto delineare il quadro della situazione e formulare poi previsioni per il quadriennio che va dal 2008 al 2011. Obiettivo di fondo, hanno spiegato anche i rappresentanti della società Etamax che hanno redatto il piano, è quello di indirizzare la Repubblica verso l’azzeramento delle emissioni dei gas serra per poter divenire il primo Stato a emissioni zero del mondo. In base ai dati forniti dall’azienda di produzione, sono stati calcolati il bilancio spontaneo e quello programmatico al 2011. Nel 2006, attraverso le linee di interconnessione con l’Italia, sono stati importati 240.156.836 kWh elettrici e 55.063.352 metri cubi di gas metano. Inoltre, per il funzionamento di autoveicoli e di una percentuale di impianti di riscaldamento, è stato necessario importare 44.383 tonnellate equivalenti di petrolio di combustibili fossili liquidi. Secondo i calcoli effettuati, nel 2011 si consumerà il 10,3% di metano e il 34,2% di energia elettrica in più rispetto al 2006. I consumi di combustibili fossili per autotrazione aumenteranno invece del 43,7% nei prossimi 4 anni. Si prevede dunque in incremento totale dei consumi del 29,5% e tale aumento si trasformerà automaticamente in un aumento delle emissioni in atmosfera di gas serra. E’ quindi necessario adottare il piano per diminuire queste cifre, attraverso l’adozione di una serie di strumenti, quali normative per la certificazione energetica negli edifici e per l’incentivazione delle fonti di energia rinnovabili e del risparmio energetico; inoltre sviluppo di politiche energetiche che prevedano anche tutte le azioni indirette volte al riassorbimento dei gas serra, quali acquisto di energia verde, finanziamenti di progetti di forestazione, e così via. E ancora, apertura di uno sportello energetico che possa guidare i cittadini e le aziende verso le migliori tecnologie volte al risparmio energetico e alla produzione delocalizzata di energia da fonti rinnovabili e da cogenerazione.

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