Enogastronomia, Lonfernini ”intesa con Coriano possibile, ma bisognerebbe migliorare la comunicazione"

Chi diceva “Mangiare, è incorporare un territorio” a cavallo del novecento, ci aveva visto lungo. A dirlo era stato un francese, Jean Brunhes, parlando per nome di uno Stato che vanta grandi eccellenze gastronomiche. E certo Italia e San Marino non si possono dire insoddisfatte in quanto a prodotti gastronomici.
Se il Comune di Coriano tende la mano verso il Titano su un progetto di sinergia pensando “all'unione delle forze per promuovere il territorio e le sue cantine” San Marino si dice ben felice della proposta.

Per il Segretario al territorio Teodoro Lonfernini bisogna incentivare San Marino a “promuovere una politica territoriale estesa per rendere i prodotti più competitivi”. La vera carenza sammarinese non va ricercata tra i beni, ma sulla comunicazione perché a detta del Segretario “il territorio ha un potenziale inespresso”.

Un'idea condivisa anche da Aida Selva, presidente del Consorzio terra di San Marino, attività che produce latte, miele, cereali, vino, olio e carne. “Non bisogna solo saper fare ma anche comunicare. Ogni prodotto è unico e come tale ha una commercializzazione a sé”. Per il Consorzio sono tre le regole da seguire per poter vantare un buon bagaglio km0. Primo, qualità dei prodotti; secondo, tutela dell'ambiente e paesaggio; terzo, sostenimento delle economie locali.

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