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Ente Cassa Faetano e Banca di San Marino tracciano il bilancio dei primi sei mesi di attività 2019

Il Vice Presidente Bsm, Forcellini: "Vogliamo una banca 'pop'"

1 ago 2019
Ente Cassa Faetano e Banca di San Marino tracciano il bilancio dei primi sei mesi di attività 2019
Ente Cassa Faetano e Banca di San Marino tracciano il bilancio dei primi sei mesi di attività 2019

Il punto sul primo semestre di attività 2019 di Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino alla luce degli importanti processi strutturali e modificativi intrapresi, tanto da far già presagire a fine anno risultati di bilancio migliori rispetto all'esercizio precedente. Sei mesi che si sono rivelati utili per ammodernare l'istituto, ricapitalizzare con la cessione di quote, dare gambe alle nuove strategie aziendali e una spinta al rilancio. Si va dal rinnovamento di entrambe le governance con l'innesto di figure professionali specifiche, alla riduzione dei costi dirigenziali; dall'elaborazione di proposte per un piano commerciale volto allo sviluppo e all'aumento della quota di mercato, passando per il rafforzamento dei presidi di controllo interni; fino alla normalizzazione del dialogo con il personale, considerato “una ricchezza”, di cui il patto stretto con l'Associazione Dipendenti Azionisti - che consente loro di esprimere un proprio rappresentante nel Cda della banca – rappresenta un esempio concreto. “L’Ente – sottolineano - è pienamente convinto che il personale debba trovare soddisfazione professionale ed economica nell’impresa, pur consapevole che alcuni provvedimenti di alleggerimento dei costi dovranno essere adottati”.

Tra le linee guida e gli obiettivi da raggiungere: “Coltivare più efficacemente la relazione con i clienti e attirarne di nuovi, aumento della massa critica della banca, i volumi da gestire”. “Vogliamo una banca 'pop', dinamica, vogliamo renderla ciò che era in passato – aggiunge il Vice Presidente Bsm, Marcello Forcellini, richiamando anche gli interventi di snellimento da mettere in atto con l'incorporazione di Leasing Sammarinese e Banca Impresa nella capogruppo Banca di San Marino in ottica contenimento dei costi.

Infine, l'adesione all'azione di sistema per evitare la liquidazione coatta di Banca Cis, in base alla legge salva-banche, con l'acquisizione di parte degli attivi e passivi. “Un'operazione che – assicura Forcellini – non avrà impatti negativi dal punto di vista patrimoniale ma genererà fiducia nella stabilità del sistema”.

Tornando al rinnovamento delle governance, conferito l'incarico di nuovo direttore generale di Banca di San Marino a Luca Lorenzi, già Unicredit e fino ad un anno fa Direttore di Banca Agricola Commerciale. Sarà affiancato da Luigi Scola in veste di Vice Direttore. “Non pensavo di tornare, credevo conclusa la mia esperienza di banca a San Marino, ma mi hanno convinto l'entusiasmo e la passione di queste persone” - ha detto Lorenzi. “A lui – afferma Guidi - affidiamo un impegno gravoso”.

A sottolineare infine l'inizio di una nuova fase, partita a settembre 2018 fino ad oggi, anche Marino Maiani, socio ECF: “Ci hanno definito 'cinque matti' – ha detto, ricordando la battaglia portata avanti con altri 4 soci del Comitato NO FUSIONE - solo perché secondo noi la vecchia governance aveva abdicato al proprio ruolo, trascurando gli interessi dell'Ente. Noi abbiamo fatto la rivoluzione – ha rimarcato - per il bene della clientela. Ora siamo qui, ci restiamo e vogliamo esercitare il ruolo di proprietà: avere, conoscere, indirizzare”.


Guarda l'intervista a Giuseppe Guidi, Presidente Ente Cassa di Faetano 


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