Export: sanzioni contro la Russia penalizzano le esportazioni di Pesaro e Urbino

A bloccare il recupero dell'export della provincia di Pesaro e Urbino ci sono le sanzioni contro la Russia. Lo afferma il presidente della Camera di Commercio provinciale Alberto Drudi commentando i dati del primo semestre del 2016.

Il fatturato estero delle aziende pesaresi è in sostanziale tenuta: 1,2 miliardi di euro, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il dato è migliore della media nazionale (-0,04%) ma inferiore a quello delle Marche (+1,6%).

“Si tratta di un buon risultato – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Pesaro Urbino, Alberto Drudi –, perché prosegue il trend di crescita e fa seguito al +9,4% del primo semestre dello scorso anno e al +11,4% registrato nell’intero 2015: la nostra provincia continua ad esportare con successo”.

Il dato più eclatante, che incide in modo pesante sul risultato del semestre, è la continua perdita di quote di mercato in Russia: -35,7%, che valgono circa 16 milioni di euro in meno di merci esportate. Dal 2012 al 2015 l’export pesarese verso la Federazione Russa è passato da 175 a 92 mln. "E' un dato enorme che ci penalizza e deteriora le relazioni che avevamo costruio con successo in quel paese" ha continuato Drudi.

I primi tre paesi di riferimento restano Francia (147,1 mln. e +13%), Germania (113,2 mln. e +0,8%) e Stati Uniti (105,2 mln. e +5,4%); incrementi significativi si sono registrati in Spagna (+3,6%), Arabia Saudita (+7%), Cina (+7,9%) e Polonia (+30,7%).
Nel video l'intervista a Alberto Drudi, presidente Camera Commercio Pesaro e Urbino

VA

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