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FAO, la seconda giornata: i temi affrontati

4 giu 2008
FAO
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Il mondo "non può assolutamente permettersi di fallire" nella sfida alla crisi mondiale dei prezzi dei generi alimentari. Lo ha detto al vertice FAO il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon. La conferenza è entrata nel vivo. Dagli interventi dei 40 Capi di Stato è emersa la necessità di un’azione politica concertata sotto la guida delle Nazioni Unite per un maggior controllo dei prezzi delle materie prime, per garantire la sicurezza alimentare mondiale e combattere la povertà. Tra gli obiettivi del vertice: investire nell’agricoltura, rimettere fame e povertà all’ordine del giorno delle agende internazionali della politica, incentivare il trasferimento di tecnologie verso i paesi emergenti. Il Governo italiano, che a breve avrà la presidenza del G8, ha proposto che i finanziamenti ai paesi poveri vengano liberati da vincoli di bilancio e che venga creata una banca per le scorte in casi di emergenza per evitare speculazioni. Molti paesi hanno posto al centro del dibattito anche la necessità di elaborare politiche a tutela della biodiversità.
Entro domani i 183 paesi riuniti a Roma dovranno trovare un piano di azione globale per superare la crisi alimentare. Ma le divergenze sono tante. Il nodo è soprattutto quello attorno ai biocombustibili: “Solo nel 2006 – ha spiegato il Direttore Generale della FAO – cento milioni di tonnellate di cereali sono stati spostati dal consumo alimentare a quello energetico; una situazione che affama la popolazioni più povere e che grava sull'economia delle famiglie, anche italiane, costrette a fare i conti con l'impennata dei prezzi al consumo”. Preoccupazioni condivise anche dalla Federazione dell'Industria Alimentare Italiana.

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