Logo San Marino RTV

Finanziaria 2026 del Governo Meloni: taglio Irpef per il ceto medio, rottamazione cartelle, bonus casa

Il commento di Andrea Ropa, giornalista economico del Quotidiano Nazionale: "Tra i nodi da scegliere l'accordo in maggioranza sul contributo delle banche"

18 ott 2025
Il commento di Andrea Ropa, giornalista economico del Quotidiano Nazionale
Il commento di Andrea Ropa, giornalista economico del Quotidiano Nazionale

"Pur essendo una manovra abbastanza sottile, cioè una manovra non particolarmente impegnativa, da soli 18,7 miliardi, nemmeno 19 miliardi, una delle più magre, diciamo così, degli ultimi anni, si pone degli obiettivi piuttosto ambiziosi, il primo del quale è il taglio dell'IRPEF. L'aliquota del 35% passerà al 33% per i redditi che vanno da 28.000 a 50.000 euro, quindi in qualche modo è un venire incontro al ceto medio che fa parte anche del programma di governo di Giorgia Meloni. Il secondo aspetto importante è la nuova rottamazione delle cartelle fiscali - si parla della rottamazione quinques - quindi è la quinta, ed è fortemente voluta dalla Lega. Inoltre dentro alla finanziaria c'è l'importantissima proroga del bonus casa: in realtà era previsto che sarebbe dovuto scendere al 36%, ma invece rimane al 50% per tutto il 2026, quindi buone notizie per chi vuole ristrutturare la prima casa.

Sul fronte delle pensioni si studiano formule di uscita in qualche modo più flessibili e anche l'uso del TFR per anticipare l'età pensionabile. Il problema è che servono soldi, serve denaro, e denaro ce n'è poco. Ora cominceranno le schermaglie politiche: tanti nodi ancora da sciogliere, il primo dei quali è un accordo totale fra le forze della maggioranza che su taluni punti hanno delle opinioni divergenti, per esempio sul contributo che le banche e le assicurazioni dovranno dare a questa manovra che dovrebbe essere intorno ai 4,4 miliardi per quello che riguarda il 2026 e nel triennio da qui al 2028 dovrebbe aggirarsi intorno agli 11 miliardi".





Riproduzione riservata ©