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FMI: Condizioni economiche difficili, giusta la strada intrapresa dal Governo

5 mar 2013
FMI: Condizioni economiche difficili, giusta la strada intrapresa dal Governo
FMI: Condizioni economiche difficili, giusta la strada intrapresa dal Governo - Una diminuzione del 25% del PIL negli anni della crisi. Nell'evidenziare i passi avanti in termini d...
Recessione italiana ed europea, black list a dare isolamento alle imprese sammarinesi. Da qui il permanere di una condizione economica che porta al 4-5% il calo del Pil, meno 2-3% lo sarà nelle previsioni anche per il 2013, con una diminuzione, dall'inizio della crisi, del 25%: uno dei dati peggiori al mondo per un gap da recuperare in tempi stretti. Strettamente legata la situazione della finanza pubblica: Fondo Monetario che riconosce a San Marino misure importanti, dalla tassa immobiliare all'addizionale IGR, ma non sufficienti. Due opportunità per tornare all'attivo di bilancio: riforma fiscale che senza compromettere la competitività fiscale allarghi la base imponibile; poi la spending review: l'FMI chiede scelte di coraggio - per recuperare 30-40 milioni di euro - toccando stipendi pubblici, pensioni, sanità – vale a dire – la spesa sociale, che continua a lievitare.
Note positive dal sistema finanziario, che negli ultimi sei mesi ha dati segnali di stabilizzazione riguardo la perdita dei depositi. A Banca Centrale il merito di aver aumentato la vigilanza bancaria: “Ha strumenti e volontà di agire per garantire la stabilità finanziaria”. Fondo Monetario che palude alla ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio e chiama a non escludere altri interventi. Sulla liquidità dello stato: “nessun problema, San Marino è uno dei paesi con il più basso livello di debito al mondo”. Un percorso virtuoso nella normalizzazione dei rapporti in contesto internazionale: progressi nell'eliminazione di un modello impostato su segreto bancario e fiscale, depotenziando leggi che proteggevano il segreto o creandone per favorire lo scambio di informazioni. Per i rapporti con l'Italia: non basteranno la ratifica degli accordi bilaterali e l'uscita dalla black list; per la ripresa serve sviluppo.
Nel video l'intervista a Jacques Miniane - capo delegazione FMI

Annamaria Sirotti

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