Il FMI ha stilato un decalogo per l’aggiustamento dei bilanci dei Paesi avanzati

Li hanno già chiamati - con un pizzico di blasfemia - i 10 comandamenti per i Paesi virtuosi. Indicazioni tutto sommato di buon senso, per riprendere il cammino della crescita senza distorsioni… anche se non mancano raccomandazioni sul ridimensionamento dello Stato sociale: e questo a molti appare inaccettabile considerato che all’origine della recessione c’è l’alta finanza. Il decalogo è stato stilato dal Fondo Monetario Internazionale, che era stato colto di sorpresa dall’esplodere della crisi. Si parte dall’ovvia considerazione che non esistono regole facili che valgano per tutti. Quindi si invitano le economie avanzate a redigere piani di medio termine credibili, a non concentrare in un breve periodo gli aggiustamenti. Poi si chiede di fissare un target per un calo del rapporto debito/pil nel lungo termine. Il V comandamento è significativo. “E’ necessario – affermano gli esperti del Fondo – approvare riforme dei sistemi sanitario e pensionistico, i cui trend sono insostenibili”… tradotto: tagli al welfare. Poi altre indicazioni piuttosto generiche come la richiesta di aggiustamenti fiscali giusti, di varare misure per aumentare il potenziale di crescita, di rafforzare le istituzioni fiscali e coordinare le politiche monetarie.

Gianmarco Morosini

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