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FMI su riforma pensionistica

25 mag 2004
FMI su riforma pensionistica
Ampie riserve a disposizione del sistema pensionistico, una buona crescita occupazionale nel passato: elementi di positività, ma guai a cadere nell’illusione della sicurezza. E’ il monito racchiuso nel capitolo del rapporto del Fondo Monetario Internazionale dedicato allo stato del sistema previdenziale. “Necessaria una riforma pensionistica di ampia portata, una riforma non più rimandabile” – così il Fondo apre la sua relazione e offrendo punto a punto le ragioni urgenti del mutamento. “Sarà l’invecchiamento della popolazione a mettere in pericolo le riserve del sistema anche ipotizzando la parità nella crescita occupazionale. Si riconosce al Parlamento l’aver predisposto alcune misure parziali quali l’innalzamento dell’età pensionabile per le nuove assunzioni e l’innalzamento delle quote contributive per artigiani e commercianti. Modifiche che porteranno benefici limitati soprattutto nel breve termine. Subito un suggerimento: l’aumento automatico del periodo contributivo minimo man mano che aumenta l’aspettativa di vita.
Buoni i presupposti per il Titano: un debito pubblico ancora contenuto e fondi pensionistici invece cospicui garantiscono a San Marino una posizione favorevole soprattutto per introdurre un sistema a capitalizzazione piena. Indicata la via, ma anche l’elemento chiave per qualsiasi riforma: collegare le pensioni ai contributi sociali corrisposti durante l’intera vita lavorativa, riducendo l’incentivo a dichiarare meno di quanto realmente percepito e soprattutto migliorando lo stato dei fondi pensioni che per anni sono stati in deficit.

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