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FMI. San Marino: pil debole, rafforzare finanza

30 mar 2011
L'economia di San Marino resta debole. Il pil 2011 salirà dello 0,8% dopo il -0,9% del 2010, con un deficit quest'anno al 4,6%, in calo rispetto al 6,1% dell'anno precedente. Il Fondo Monetario Internazionale pubblica l’Article IV su San Marino. Chiede ulteriori riforme per rafforzare il sistema finanziario e aumentare la trasparenza, di rafforzare le relazioni economiche e finanziarie con l’Italia e di introdurre nuove norme fiscali. Sono questi, mette in evidenza il Fondo Monetario, gli elementi chiave per riposizionare con successo l’economia. Un nuovo modello di business per San Marino è molto importante, rimarca, dopo l’allentamento del segreto bancario e una regolamentazione meglio allineata con gli standard internazionali ma che ha messo in pericolo le pratiche usate in precedenza. Il prerequisito, ovviamente, è normalizzare le relazioni con l’Italia. L’organismo ricorda che al momento le banche italiane non possono investire o acquistare istituzioni finanziarie di San Marino fino a che non ci sarà un accordo bilaterale. La recessione terminerà quest'anno ma restano rischi al ribasso. Quindi rafforzare le relazioni economiche e finanziarie con l’Italia è essenziale per sostenere la crescita e facilitare il riposizionamento dell'economia. Un’analisi condivisa dal Segretario di Stato per le finanze. E’ il riconoscimento dei progressi fatti da San Marino insieme all’apprezzamento già manifestato in via preliminare. “Ma è anche - sottolinea Valentini - la conferma del percorso che stiamo facendo: dalla riforma fiscale al riposizionamento del sistema bancario. Pur permanendo le condizioni difficili del contesto internazionale e quindi anche di San Marino - conclude - è comunque una valutazione positiva della direzione di marcia intrapresa, insieme all’ulteriore sollecitazione ad essere veloci nei tempi ed efficaci nell’attuazione”.

Sonia Tura

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