Formalizzata la fusione tra Bac e Ibs

E' un'operazione che parte da lontano. Almeno dal 2010, quando il gruppo Unicredit ha lasciato trapelare per la prima volta l'intenzione di rinunciare alle sue presenze all'estero e di lasciare, oltre alla Svizzera, anche la Repubblica di San Marino. Immediate le trattative aperte con i possibili acquirenti, con manifestazioni di interesse da più parti e dopo lunghi negoziati sfociati nell'intesa con l'IBS. Un anno dopo, il 5 aprile 2011, una nota ufficiale rivela l'avvenuta cessione del pacchetto di maggioranza di Banca Agricola Commerciale. L'85% del capitale, per una cifra superiore ai 62 milioni di euro, è passato nelle mani della società lussemburghese Demas SA, titolare del 77% del pacchetto azionario dell'Istituto Bancario Sammarinese. Un'intesa che, di fatto, ha aperto la strada alla costituzione di un gruppo bancario di forte presenza sul territorio, con manifeste ambizioni ad allargare i propri orizzonti. La firma sull'accordo di fusione ha chiuso la fase preparatorio dell'integrazione dei due istituti, formalizzato il passaggio di tutti i dipendenti al nuovo soggetto che si chiamerà BAC, Banca Agricola Commerciale, Istituto Bancario Sammarinese. Il grupoo bancario sarà composto anche da altri tre soggetti autorizzati: IPBS Leasing, Bac Fiduciaria e San Marino Life, controllati al 100%. Prevista, entro l'anno, l'apertura di due nuove filiali, a Faetano e Cailungo.

Sergio Barducci

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