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Fups: "In pensione a 67 anni? Meglio renderla una scelta facoltativa"

24 feb 2011
Fups: "In pensione a 67 anni? Meglio renderla una scelta facoltativa"
Il progetto di legge sulla riforma delle pensioni è una buona base per il confronto, che va comunque approfondito e migliorato. Lo ha affermato il Comitato Direttivo della Fups, riunitosi nella mattinata di oggi. Tra le perplessità più rilevanti, l’aumento dei contributi per i lavoratori: alla contribuzione devono partecipare, almeno in egual misura, anche i datori di lavoro. Circa la pensione di reversibilità, è giusto intervenire, ma le misure previste vanno meglio calibrate, perché si dovrebbe agire tenendo conto del reddito familiare degli aventi diritto alla reversibilità. In relazione alla pensione sociale, l’innalzamento da cinque a dieci anni dell’obbligo di residenza in territorio per averne diritto, da un lato rappresenta un falso problema, dall’altro metterebbe in difficoltà alcune situazioni familiari, mentre un’azione efficace sarebbe agire sull’accertamento dei redditi reali, sempre collegati al reddito familiare, e nell’istituire sanzioni severe per chi dichiara il falso nell’autocertificazione. Circa l’ipotesi di portare l’età pensionabile, tra circa un decennio, a 67 anni, riteniamo sia una norma troppo rigida e con una progressione troppo rapida. È preferibile prevedere la volontarietà, attraverso incentivi per chi volesse continuare a lavorare dopo i 65 anni, tenendo conto anche delle tipologie di lavoro. E perché non consentire anche forme miste di lavoro part-time/pensione? Altri interventi di riforma, potrebbero essere il calcolo della pensione sugli ultimi venti anni di lavoro, anziché sui dieci attuali, e l’eliminazione del tetto dell’ultima retribuzione, perché sono frequenti i casi di cambio lavoro, a retribuzioni più basse, negli ultimi anni di vita lavorativa. In generale, è stato affermato che non ci può essere una riforma pensionistica credibile, se al contempo non si realizza una equa riforma fiscale, catastale e patrimoniale. Circa il secondo pilastro contributivo (previdenza complementare), è stata ribadita la necessità di approfondire questo ulteriore progetto di legge, su cui sono comunque emerse molte perplessità. Sul piano generale, la Fups è solidale con i lavoratori sui temi della mobilitazione generale proclamata dalla CSU. Infine, condanna severamente il genocidio di popolo che si sta consumando in nord Africa, ed esprime solidarietà ai popoli che lottano per la democrazia e migliori condizioni di vita, per mettere fine ai sistemi dittatoriali e sanguinari.

FUPS-CSdL

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