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G20. Sei punti per rafforzare le basi di medio periodo per la crescita

3 nov 2011
G20. Sei punti per rafforzare le basi di medio periodo per la crescita
G20. Sei punti per rafforzare le basi di medio periodo per la crescita
L'economia internazionale è entrata in una nuova e difficile fase. La domanda globale si è indebolita, ci sono rischi di ribasso e calo della fiducia. E' l'allarme del G20 contenuto nella bozza finale al vaglio dei Grandi in cui si illustra un piano in sei punti per rafforzare le basi della crescita e ricostruire la stabilità del settore finanziario e bancario, che deve essere adeguatamente capitalizzato e avere sufficiente accesso alla raccolta. Le banche centrali continueranno a fornire la liquidità necessaria agli istituti di credito. In particolare il documento prevede che i governi in Europa si impegnino sul debito elevato ma anche nel portare avanti un mix appropriato di misure di bilancio e monetarie per assicurare la crescita. Queste ultime dovranno mantenere la stabilità dei prezzi nel medio termine e continuare a dare supporto alla ripresa. I paesi avanzati dovranno adottare politiche per rafforzare la fiducia, sostenere la crescita e consolidare i conti. Intanto il Consiglio direttivo della Bce presieduto per la prima volta da Mario Draghi ha deciso di abbassare i tassi al 1,25%, anticipando anche che le prospettive inflazionistiche dell'area euro sono in calo e potrebbero scendere sotto il 2% nel 2012. E si avvicina la stretta finale per le banche sistemiche di tutto il mondo che dovranno alzare, seppure in maniera graduale, l'asticella del loro capitale rispetto alle rivali più piccole e meno presenti a livello internazionale, allo scopo di evitare nuovi danni all'intero sistema globale. Al vertice G20 saranno presentate domani le 29 banche, fra cui anche l'italiana Unicredit, della lista redatta da Mario Draghi nel suo ultimo atto come presidente del Financial Stability Board.

Sonia Tura

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