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GdF: raddoppiati gli autovelox fiscali al confine

22 feb 2010
Al confine due apparati di videosorveglianza per la selezione dei mezzi sospettati di traffici illeciti di merci o denaro, in entrata e uscita. L’obiettivo delle Fiamme Gialle è colpire quello che definisce un vorticoso giro di fatture false, secondo lo schema delle frodi-carosello. Sotto la lente anche gli sviluppi delle operazioni “Re nero” e “Varano”, con i 1.200 assegni bancari i circolari versati in due istituti sammarinesi. Alcuni dei titoli, informa la GdF, erano legati a false sponsorizzazioni nel mondo del rally e delle gare motociclistiche, per circa 90 milioni di euro utilizzate da circa 330 imprese dell’Emilia–Romagna, Toscana e Marche. Indagini che si stanno accentrando anche su acquisti e vendite da e per San Marino di Pc, cellulari e hi-fi. Stando a un rapporto tra il 2006 e 2008 risultano in alcuni casi addirittura superiori ai volumi degli scambi di merce dello stesso tipo avvenuti tra Italia e paesi come Spagna e Regno Unito. Per i finanzieri una grande fetta delle fatture, per la GdF, sono gonfiate per consentire alle imprese italiane di evadere l’Iva e abbattere le basi imponibili. Per questo sono in corso 500 verifiche sull’intero territorio italiano. Fino a oggi più di 550 società coinvolte, 65 verifiche fiscali concluse e 42 Imprenditori denunciati per una totale di 400 milioni di euro di redditi evasi e 125 milioni di iva non versata.

Giovanna Bartolucci

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