Logo San Marino RTV

Giochi San Marino: sit-in dei dipendenti

26 gen 2007
Giochi San Marino: sit-in dei dipendenti
23, in totale, le proposte presentate per far parte del 49% della società di diritto privato che avrà la conduzione delle sale dei giochi della sorte di Rovereta. I nominativi, fa sapere il Segretario di Stato per le finanze Stefano Macina, saranno resi noti nell’ambito dell’apposito comma previsto nella prossima seduta consigliare. Una, delle 23 richieste di partecipazione, porta la firma di Osla, Usc e Usot. Sono le stesse associazioni di categoria a comunicarlo. Rappresentiamo oltre mille operatori del settore turistico commerciale – dicono – e abbiamo sempre sostenuto l’importanza del settore giochi per l’economia, così come la necessità che questo settore fosse direttamente controllato e gestito dallo Stato. Le associazioni ritengono la loro candidature un atto di estrema responsabilità verso gli operatori economici e i cittadini. La nostra presenza nella società di gestione, affermano, è garanzia di trasparenza e correttezza, sia nelle scelte strategiche, sia per la legalità della gestione. Gli utili, proseguono Osla, Usc e Usot, verrebbero investiti in progetti concreti per il turismo e il commercio, per rilanciare il nome e l’immagine della nostra Repubblica, per finanziare infrastrutture e opere strategiche e per interventi di natura sociale. Esclusa dal Governo la soluzione dell’azionariato popolare, soluzione che le associazioni hanno più volte sollecitato, è fuori di dubbio – affermano – che la nostra presenza a fianco del Governo diventa fondamentale e risponde in maniera chiara all’esigenza di trasparenza e onestà. Escludere le associazioni mettendo tutti in mano a privati e gruppi di potere, concludono Osla, Usc e Usot, significa escludere i cittadini. E alla chiusura del bando sul nuovo ente di gestione dei giochi, il governo ha consegnato al sindacato una bozza di accordo in cui affronta il tema delle prospettive occupazionali dei cento dipendenti della Giochi San Marino. E’ un passo avanti ma ancora parziale, commentano i segretari della federazione industria. La proposta, puntualizzano Merlini e Felici, rappresenta una base di partenza, alcuni aspetti non offrono le garanzie necessarie, altri meritano un approfondimento. Per questo stiamo predisponendo una serie di integrazioni alla proposta da inviare al governo. Intanto i dipendenti del Bingo sono stati i protagonisti di un nuovo sit-in davanti a Palazzo Begni e lunedì prossimo, in coincidenza con la sessione parlamentare, torneranno a manifestare sul Pianello.

Riproduzione riservata ©