Il Gruppo ASA acquisisce la Crown Specialty Packaging

Realtà leader sul mercato degli imballaggi metallici in Europa, ma soprattutto in Italia dove detiene il primato: nella sede dell'Anis, il Gruppo ASA - fondato nel 1961 e da allora gestito dalla famiglia Amati - annuncia ufficialmente l'acquisizione della pavese Crown Specialty Packaging, svela i dettagli dell'operazione e anticipa le prospettive future.

Un passaggio di proprietà che nei prossimi mesi porterà il Gruppo Asa a superare i 100 milioni di fatturato. L'acquisizione della Crown Specialty Packaging di Chignolo Po, nel Pavese arriva a pochi mesi da un'altra importante operazione, quella che ha visto rilevare la Central Tin Containers di Liverpool, consolidando la presenza dell'azienda del Titano anche nel Regno Unito. Lo stabilimento pavese darà ad Asa nuovo impulso nel mercato degli imballaggi metallici per il settore chimico e tecnico, diventando punto di riferimento per l'area lombarda. Il Gruppo in totale dà lavoro a 470 dipendenti, di cui 180 solo nella hub di San Marino che oltre a raccogliere i vertici aziendali, è il luogo dell'expertise, centro d'eccellenza da cui partono i componenti in latta verso i vari mercati di riferimento. Dal 2008, anno di inizio della crisi, in Italia registrato un crollo del settore del 24%, ma Asa ha saputo mantenere percentuali di crescita annuale del 2-3%, soprattutto grazie all'export. Dal 1989, in sintesi, un susseguirsi di acquisizioni: prima di Chignolo Po, Imperia, Brescia e Bari gli stabilimenti a coprire il territorio italiano; Svizzera e come dicevamo di recente l'Inghilterra per quel che riguarda l'estero. “Questa la strada che intendiamo percorrere anche in futuro – precisa il presidente Amati - rilevare concorrenti per poi rimetterle in sesto, riuscendo così a conquistare nuove fette di mercato. E in prospettiva – aggiunge - sarebbe bello che Asa potesse quotarsi in borsa”. Una azienda dunque che ha dato tanto alla Repubblica, in termini economici ed occupazionali, che continua a credere nel sistema Paese, ma che - di contro – non può prescindere dal sostegno delle istituzioni.
Nel video l'intervista al presidente ASA, Emilio Amati

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