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IGR: i sindacati definiscono la loro controproposta

Domani nuovo round a Palazzo Begni con governo e maggioranza.

di Luca Salvatori
17 ott 2025
Il tavolo di confronto
Il tavolo di confronto

Sulla riforma Igr proseguono a ritmo serrato le riunioni alla ricerca di una sintesi condivisa dalle parti in causa. Nell'incontro di ieri a Palazzo Begni con Governo e maggioranza i sindacati hanno registrato qualche apertura, sulla proporzionalità della quota Smac per i redditi medio-bassi e sulla possibile adesione parziale dei lavoratori, con una ricaduta quindi anche per i frontalieri che hanno più difficoltà ad arrivare al tetto massimo della smaccatura. Dalle 14:30 i sindacati torneranno a riunire l'attivo dei quadri all'ex international di Borgo Maggiore per avere l'ok sulla proposta che domani mattina intendono portare a Palazzo Begni al tavolo della trattativa con maggioranza e Governo, in concomitanza con un presidio di fronte al luogo dell'incontro. Ad ogni modo, per chiudere una eventuale intesa sugli emendamenti che Governo e Maggioranza si dovrebbero impegnare a portare in aula occorrerà attendere la prossima settimana, quando il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti tornerà da Washinghton, dove sta partecipando agli “Annual Meetings” di Fondo Monetario e Banca Mondiale. Proseguono nel frattempo anche i sit-in sindacali di fronte alle sedi dei partiti di maggioranza.

Oggi, dalle 17:30, tocca ad Alleanza Riformista a Borgo Maggiore. Intanto torna a farsi sentire l'Afis, Associazione Frontalieri Italia San Marino facendo notare che gli articoli 5 e 14 dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea sanciscono il divieto di ogni forma di discriminazione tra lavoratori e la libera circolazione delle persone. Alla luce di ciò, A.F.I.S. si chiede come sia possibile che, da un lato, si promuova un percorso di integrazione europea fondato sui principi di uguaglianza e, dall’altro, si perpetuino trattamenti che di fatto creano lavoratori di “serie B”.





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