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In Italia aumentano l'inflazione e i prezzi al consumo: mai così tanto dal 2012

di Maria Letizia Camparsi
17 gen 2022
@rai
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Mai un aumento così ampio dal 2012. I prezzi al consumo tornano a crescere nel 2021, dopo la leggera flessione registrata nel 2020. A dicembre l'aumento su base annuale è del 1,9% e su base mensile dello 0,4%, portando con sé l'aumento dell'inflazione. Secondo i dati Istat quest'ultima è arrivata al 3,9% a dicembre, in salita rispetto al mese precedente, trainata soprattutto dall'andamento dei prezzi dell'energia (+14,1%), con il decollo dei costi di luce, gas e carburanti. Arriva così l'allarme dei consumatori per il rialzo del carovita: l'aumento sul carrello della spesa raddoppia: da +1,2% a +2,4%. Per quanto riguarda i carburanti, il prezzo medio della benzina è 1,75 euro al litro e quello del diesel 1,62 euro. Secondo le stime delle associazioni di difesa degli utenti, il nuovo picco dei prezzi si tradurrà in un stangata di 1200 euro a famiglia. Quanto al mese di dicembre, l'ulteriore aumento dell'inflazione su base tendenziale è dovuta soprattutto al prezzo dei beni alimentari, dei servizi ricreativi e per la cura della persona. Secondo l'analisi di Coldiretti, il balzo dei beni energetici si riflette anche sulle imprese agricole, costrette a spegnere serre e trattori, con il raddoppio dei costi delle semine. In generale, dall'indagine dell'Unione europea delle cooperative, emerge che i rincari frenano quasi due imprese su tre, a causa degli aumenti su trasporti, riscaldamento, illuminazione e servizi che pesano sulla ripresa economica. La Valle d'Aosta si rivela la regione più cara d'Italia, mentre al secondo e terzo posto ci sono la Liguria e il Trentino Alto Adige.





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