Incentivi lavoro: ecco cosa cambia

L' apprendistato per il conseguimento di una qualifica lavorativa è riservato ai ragazzi dai 17 ai 25 anni. Il provvedimento prevede una retribuzione per il primo semestre al 50%, che arriva al 60% dopo altri sei mesi rispetto a quella contrattuale corrispondente alla qualifica e al livello retributivo finali fissati dai contratti collettivi di lavoro. Al secondo anno la percentuale sale al 70% per arrivare all'80% a partire dal terzo anno. Non può durare oltre i quattro anni e controbilancia la retribuzione più bassa con l'assunzione a tempo indeterminato. L'”apprendistato formativo” è invece riservato invece agli over 35, con laurea o diploma in tasca, alla loro prima occupazione. Non avrà durata superiore ai due anni e prevede una retribuzione che parte dal 65% fino all'80% delle tabelle dei vari settori . Forti incentivi economici legati anche alla parte relativa alla riconversione e al reinserimento lavorativo, pensata per gli over 50, donne dopo la maternità, disoccupati o inoccupati da almeno tre mesi. Durata di due anni, retribuzione al 70 e 80 per cento.
Nel caso in cui il datore di lavoro non potesse mantenere l'apprendista per motivi non imputabili al lavoratore, dopo il periodo di prova e prima dell'assunzione in tempo indeterminato, dovrà restituire all'ISS la somma corrispondente agli sgravi contributivi di cui ha beneficiato durante il periodo di prova.

sb

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