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Inversione di tendenza nei dati sull'occupazione

3 nov 2003
Inversione di tendenza nei dati sull'occupazione
La segreteria al Lavoro plaude all’inversione di tendenza: dal dicembre 2002 al giugno 2003, il numero dei disoccupati è diminuito di 213 unità. A dicembre i senza lavoro avevano toccato la loro punta massima: 710, diminuiti a 497 al 30 giugno scorso. Per conoscere i nuovi dati sulla disoccupazione bisognerà però attendere qualche altro giorno, quando l’ufficio di Statistica renderà noti quelli relativi al terzo trimestre, ossia al 30 settembre 2003. Oltre 200 iscritti alle graduatorie sono stati dunque avviati al lavoro, nonostante una serie di congiunture sfavorevoli, come la generale stasi economica, il blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, le varie crisi di aziende di notevoli dimensioni e la fuoriuscita dalla Pa di unità lavorative che sono andate a ingrossare le fila dei disoccupati. Non è da sottovalutare nemmeno l’aumento della popolazione, che dal 2000 al 2003 è aumentata di 1.748 unità. Tutti questi fenomeni, insieme, hanno contribuito a raggiungere il tetto massimo di 710 disoccupati al 30 dicembre 2002. Sei mesi dopo però, il numero dei senza lavoro era pressoché pari a quello registrato nel giugno 2002, ossia 497 unità. Diminuito anche il numero dei frontalieri, che a giugno 2002 risultavano 5.782, sceso a 5.618 nel giugno 2003, ed aumentato di poco al 30 settembre 2003, quando era pari a 5.624 unità.
Sempre al 30 settembre, all’Ufficio del Lavoro risultano 425 disoccupati, ma a questa cifra mancano tutti gli insegnanti iscritti nelle liste dell’ufficio del personale. Alla segreteria al Lavoro questi ultimi risultano un’ottantina, dunque si presume che al 30 settembre i senza lavoro siano vicini alle 500 unità. Ma solo l’Ufficio di Statistica potrà ufficializzare questa proiezione.

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