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Istanza approvata sui fuochi artificiali: le armerie del Titano sul piede di guerra, "danni incalcolabili per la categoria"

9 set 2020
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Tramite una nota diffusa dall'USC, le armerie del Titano esprimono tutto il loro rammarico per l'accoglimento dell’istanza d’Arengo presentata dall’APAS, inerente l’utilizzo dei “fuochi artificiali” sul territorio sammarinese. Rimarcano come la categoria già da tempo sia in sofferenza commerciale per la vendita delle armi a causa dell’assenza di accordi politici tra Italia-San Marino. Ora, - fanno notare - “negare anche la vendita dei giochi pirotecnici causerebbe alle attività ulteriori danni incalcolabili. A parte Capodanno, - spiegano - l’utilizzo dei giochi pirotecnici è limitato a rare occasioni quali compleanni, matrimoni e lauree, spettacoli con una durata di pochi minuti”.

Gli operatori del settore ricordano inoltre “che a San Marino sono già previste limitazioni che prevedono la vendita e l’utilizzo di soli prodotti a basso impatto acustico, ovvero sotto i 120 decibel. Confidano infine nella presa d'atto da parte delle istituzioni di queste osservazioni, con l'auspicio “che l'Istanza approvata non diventi mai legge”. “I divieti – concludono - non sono mai la soluzione e non hanno mai prodotto nulla di buono”.


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