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Lavoro frontaliero: seminario CISL a Firenze

15 feb 2010
Sono 6.275 i forntalieri a San Marino
Sono 6.275 i forntalieri a San Marino
In testa il nodo della doppia tassazione. Priorità: uscire dalla precarietà fiscale per oltre 6mila lavoratori italiani, partendo dal confronto con le realtà frontaliere di Austria, Slovenia, Svizzera, Francia nel contesto del mercato transnazionale e della mobilità europea. Ma il convegno di Firenze è occasione anche per scattare la fotografia del lavoro frontaliero a San Marino.
6.275 lavoratori, 3 su 4 sono uomini: corrispondono al 40,2% degli occupati del settore privato dove lavorano prevalentemente come operai (37,6% comuni; 25,5% specializzati), 1 su 4 ha mansioni direttive (26,7%), ma sono anche impiegati. Sono occupati in testa nel settore edile, seguono, trasporti e comunicazione, impiantistica; incidenza del 44% nel settore industriale, e del 40% nel commercio. Provengono prevalentemente da Rimini (1900), poi Verucchio e Sant’Arcangelo, seguono Coriano, Riccione, San Leo e Montescudo. Prevalentemente diplomati o con la licenza media, solo il 9% di loro possiede una laurea. Dopo anni di crescita esponenziale negli anni ’90 (sono passati da 1000 a 5000 in un decennio) con il nuovo millennio la presenza dei frontalieri in territorio inizia crescere meno, addirittura decrescere: nel 2009 sono diminuiti di 270 unità.

Annamaria Sirotti

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