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Lavoro: sempre più richiesta la conoscenza del russo e altre lingue

27 giu 2014
Lavoro: sempre più richiesta la conoscenza del russo e altre lingueLavoro: sempre più richiesta la conoscenza del russo e altre lingue
Lavoro: sempre più richiesta la conoscenza del russo e altre lingue - Si è parlato spesso, in questi giorni, di scarsa propensione dei giovani sammarinesi al sacrificio;...
Si è parlato spesso, in questi giorni, di scarsa propensione dei giovani sammarinesi al sacrificio; di occasioni di lavoro rifiutate; in particolar modo nel settore del turismo, e del commercio legato all'accoglienza. Ma analizziamo le offerte di questo comparto. Attualmente i posti a disposizione sono poco meno di 40. E' vero, alcune volte – ad esempio per baristi e camerieri - si richiede semplicemente esperienza e flessibilità. In genere tra le caratteristiche da avere c'è poi un buon inglese. Ma non può non colpire il fatto che in ben 10 casi, la conditio sine qua non per essere presi in considerazione, sia la conoscenza del russo; associata spesso ad altre lingue quali il polacco, il tedesco e il rumeno. C'è il caso della commessa alla quale viene chiesta la conoscenza di arabo, inglese e francese; fino al tuttofare – livello 1 – che deve saper parlare polacco, russo, tedesco, inglese e ovviamente italiano. E allora è davvero giusto parlare di lavori che i sammarinesi non vogliono più fare? Il paradosso è che per figure professionali di grado elevato – o addirittura manageriali – si richiede in genere la semplice conoscenza dell'inglese. Intanto, a Palazzo Mercuri, è ripreso il confronto tra Governo e CSU sulle tematiche del lavoro e dello sviluppo; con un'attenzione particolare proprio alle necessità formative e alle figure professionali richieste dalle aziende; ma non solo. Non si è entrati nello specifico; si è semplicemente fatto un punto della situazione in vista di nuovi incontri – anche con altri attori – già calendarizzati. E a proposito di crisi – e di lavoro che non c'è - si ragionerà anche su eventuali strumenti da affiancare al credito sociale per far fronte a situazioni di indigenza. Nelle prossime settimane si discuterà sull'ipotesi della creazione di un fondo straordinario di solidarietà

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