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In leggera flessione gli sms inviati nel periodo natalizio

27 dic 2009
La ruota gira diceva un vecchio adagio. La classica letterina di auguri natalizi sembrava ormai destinata all’estinzione, ed invece la crisi riporta in auge stili e abitudini che parevano riposte in soffitta. Stando alle primissime stime, gli italiani hanno consumato meno i loro pollici.
Tra vigilia e il giorno di Natale sono partiti oltre 500 milioni di sms (flessione del 2%). Le cifre restano comunque alte. Solo il giorno di Natale si stima l’invio di 180 milioni di sms. Decisamente meno utilizzati gli mms - 15 milioni - un vero flop come le videochiamate che non hanno appeal. Ma cosa si augurano gli italiani. Il 30% augura Buon Natale di cui almeno il 40% un Santo Natale (maggiore attenzione alla cristianità). Il 25% scrive Buon Natale e Buon Anno.
Il 45% fa un saluto personalizzato (crescita del 15% rispetto lo scorso anno). Complessivamente, il 60% è positivo e possibilista, diminuiscono i rassegnati: dal 30% dello scorso anno si passa al 20%. Il resto non sa di nulla. Molti sperano in più felicità e più ricchezza. Oltre il 30% pensa anche al Natale dei più poveri (questo non vuol dire che offrirà qualcosa anzi le offerte sono ridotte).
Il 30% teme per il futuro. I giovani ovviamente sono i maggiori protagonisti dei messaggi positivi e anche più banali. Telefono Blu (l’Associazione dei consumatori indipendente) invita a calcolare bene il costo degli invii degli auguri senza rinunciarvi, di inviare messaggi con le buone maniere, che è tutt’altro che fine inviare messaggi preconfezionati o tutti uguali, e ovviamente attenzione alle catene.

Lorenzo Giardi

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