Manovra finanziaria. Raggiunta l'intesa sullo sforamento del deficit

Manovra finanziaria. Raggiunta l'intesa sullo sforamento del deficit.
È stato un braccio di ferro quello fra i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro dell'Economia Giovanni Tria.

A spuntarla sono stati i leader di Lega e M5S: il rapporto deficit-pil della manovra finanziaria sfiorerà il 2,4% per i prossimi tre anni. Si tratta di 0,8 punti percentuali in più rispetto all'1,6% a cui puntava il ministro dell'Economia.

"Abbiamo programmato il più consistente piano di investimenti pubblici che sia mai stato realizzato in Italia" annuncia il premier Giuseppe Conte. "Stiamo facendo del bene all'Italia e agli italiani", aggiunge, specificando poi che sono stati previsti dei "meccanismi di controllo della spesa" che impediranno il superamento" della soglia del 2,4%.

Voci critiche arrivano da Forza Italia e dal PD. Renato Brunetta parla di una "manovra irresponsabile" in cui si "sequestra il futuro" andando verso "l'indebitamento del paese ogni oltre livello". Fiano, del PD parla di una manovra che rischia di portare l'Italia "sull'orlo di un burrone" e chiede ai due vicepremier di assumersi la responsabilità sui rischi economici e finanziari "drammatici" verso cui stanno spingendo il paese.

I mercati intanto questa mattina hanno reagito alla manovra. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è salito a 258 punti, 21 in più rispetto a giovedì.

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