Miele, apicoltori di San Marino: mai così male

Miele d'acacia e primaverili -70%

Produzione del miele ai minimi storici a San Marino. Colpa delle temperature di maggio ed in più in generale dei cambiamenti del clima.

La produzione del miele è al collasso. In media si parla del meno 50%, 70%. Ed anche a San Marino, dove è una delle eccellenze, il miele d'acacia come gli altri primaverili ha subito una perdita ancor più preoccupante: colpa dell'abbassamento della temperature di un maggio novembrino, che ha finito per sommarsi alle anomalie di cambiamenti climatici di cui le api, secondo molti spia della salute del nostro pianeta, hanno fatto le spese prime. L'azienda Giannini è la più grande di San Marino, ma sta facendo fatica a rispondere all’effetto combinato delle diffuse gelate primaverili, seguite dal caldo e la siccità (con i fiori secchi per la mancanza di acqua ) ed i violenti nubifragi estivi. 50 mila euro di danno negli ultimi mesi, secondo una quantificazione non ancora ultimata dall'azienda.

In Italia, "le api, impazzite per il clima – spiegano gli allevatori – non solo non producono miele (fino a -80% produzione 2018), ma non riescono più a fornire il servizio di impollinazione all’agricoltura". il crollo dei raccolti nazionali apre alle importazione che secondo Coldiretti su dati Istat – hanno già raggiunto le oltre 7mila tonnellate nei primi mesi del 2019 .

Nel video Tamara Giannini, Apicoltura Giannini

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