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Nessun mandato all'Unione Europea per trattare con la Svizzera

15 mag 2012
Nessun mandato all'Unione Europea per trattare con la Svizzera
Nessun mandato all'Unione Europea per trattare con la Svizzera
I ministri di Lussemburgo e Austria sono quelli che più hanno opposto residenza alla proposta di delegare la Commissione Europea a trattare con la Svizzera e gli altri 4 paesi, tra cui San Marino, che hanno sottoscritto gli accordi sulla tassazione dei redditi da risparmio dei non residenti. Le autorità elvetiche erano pronte a trattare, per aggiornare la convenzione vigente, allargandola ad altre fonti di reddito, come le assicurazioni sulla vita, ma nel vertice dei ministri delle finanze dei 27, Maria Fekter e Luc Frieden, hanno manifestato il timore che Bruxelles voglia imporre lo scambio automatico di informazioni fra autorità fiscali e difeso la pratica di un'imposta alla fonte. In assenza di unanimità la presidenza di turno, detenuta dalla Danimarca, ha girato la questione ai capi di Stato e di Governo, che ne discuteranno nella riunione straordinaria del 23 maggio. Intesa invece raggiunta sulle regole di Basilea 3, per i requisiti di capitale per le banche europee. Caduti i veti di Gran Bretagna e Bulgaria, si è raggiunto un accordo politico. Il nuovo schema interessa 8.300 istituti di credito ed è considerato elemento fondamentale del nuovo quadro di regole per i mercati finanziari. Un compromesso che si basa sulla flessibilità, la possibilità cioè, per ogni paese, di applicare un cuscinetto finanziario a tutte le esposizioni edi aumentare il calcolo per il rischio tra il 15 e il 25% a seconda dei casi.

Sergio Barducci

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