La nuova economia della Repubblica: "Un'economia reale"

La nuova economia della Repubblica dovrà poggiare sulla professionalità, sulla capacità del sistema di essere competitivo, di attrarre investimenti. Lo impone l’adozione del modello Ocse e l’impegno assunto dall’Esecutivo nella lotta al riciclaggio, il finanziamento del terrorismo, il contrasto alla criminalità organizzata. Lo scambio di informazioni depotenzierà la portata del segreto bancario e di conseguenza l’operatività degli istituti di credito sammarinesi, che punteranno di più su servizi e prodotti finanziari. Sul viale del tramonto anche l’anonimato societario. “Un’economia reale”, la definisce il Segretario di Stato all’Industria, Marco Arzilli, che assicura la massima pulizia nel settore economico. “I controlli – afferma – proseguiranno con costanza e determinazione anche dopo aver superato gli esami del Moneyval e le verifiche internazionali, perché quello che vogliamo è un paese trasparente”.
La settimana scorsa il segretario Gatti ne ha parlato con il ministro dell’economia Giulio Tremonti che ha mostrato apprezzamento per i passi di San Marino verso la trasparenza e gli impegni di adeguamento al modello Ocse. In occasione del Meeting si terrà un nuovo colloquio con Tremonti e Frattini e a settembre la sospirata firma sugli accordi. “Uno slittamento – spiega il Segretario Mularoni – dovuto a problemi contingenti da parte italiana e alla volontà sammarinese di ottenere le migliori condizioni possibili”. Accordi, evidenzia il Governo, che dovranno dare certezze e credibilità al Pese ma allo stesso tempo impegnarlo su un nuovo modello di sviluppo economico. “Il futuro passa attraverso le intese bilaterali e non solo con l’Italia”.

Sergio Barducci

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