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Nuovi driver di sviluppo per rilanciare settori strategici del sistema economico sammarinese

7 gen 2012
San Marino - Nuovi driver di sviluppo per rilanciare settori strategici del sistema economico sammarinese
San Marino - Nuovi driver di sviluppo per rilanciare settori strategici del sistema economico sammarinese
L’obiettivo principale è di consolidare il sistema, aprirlo ad una progressiva e decisa internazionalizzazione e specializzazione. Se il mondo bancario sammarinese ha le condizioni per affrontare l’integrazione internazionale, è evidente però occorrano interventi specifici per riqualificare una piazza finanziaria attraversata da pesanti burrasche. L’intento è puntare sulla qualità del prodotto e non solo sulla bassa fiscalità. Per questo va costruito un brand, un marchio riconosciuto come sinonimo di qualità, ci si deve aprire a professionalità estere, creare una filiera di servizi. Tra le ipotesi c’è anche l’emissione di prodotti finanziari, anche di natura pubblica, come obbligazioni a medio e lungo termine, fondi previdenziali o sociali, fondi d’investimento. Tra i piani dell’esecutivo, per rilanciare l’economia in generale, c’è, ovviamente, una particolare attenzione allo sviluppo del turismo, che viene strettamente collegato alla Cultura e all’Università. Oltre a piani di investimento sul fronte de’ospitalità, per qualificare ed aumentare le strutture alberghiere, c’è anche un progetto per realizzare nuovi luoghi espositivi da destinare a mostre di alto spessore. Il Governo pensa al recupero totale degli spazi del Palazzo ex Kursaal. Servono poi nuovi elementi di richiamo, per motivare la visita sul Titano e una permanenza in Repubblica. Il progetto prevede la creazione di aree destinate a nuovi locali di intrattenimento, l’incremento di centri per lo shopping, strutture destinate al benessere, sale cinematografiche di qualità gestite dai privati. Per l’Università l’intenzione è quella di ampliare l’offerta formativa, e quindi istituire nuovi corsi di laurea, unitamente al recupero del centro stoico come luogo abitato e vissuto dai giovani universitari.

Sergio Barducci

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