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Oliveti e vigne, le colture che rendono di più

29 nov 2008
Campi
Campi
2198: sono gli ettari di terreno agricolo a San Marino. I due terzi sono dedicati alla produzione di cereali e piante leguminose. Seguono i terreni adibiti a pascolo, quindi oliveti e vigne: ma sono proprio queste le due colture che rendono di più, in termini economici.
Quest’anno sono stati raccolti oltre 11mila quintali di uva, 2000 in meno rispetto a 4 anni fa, per un valore commerciale che supera il milione di euro. Le olive, invece, 6000 quintali, hanno fruttato 624.000 euro. L’olivicoltura è anche il settore agricolo dove sono meno presenti le cooperative: che – per il resto – raggruppano la maggior parte dei produttori sammarinesi. Solo un sesto del raccolto è attribuibile alla COS. Quella delle olive è una coltivazione in pieno sviluppo. Negli ultimi 18 anni sono stati piantati 32.000 degli oltre 54.000 alberi attualmente in Repubblica.
Ma torniamo alla viticoltura. Nonostante le piccole dimensioni del territorio sono 7 le varietà di uva presenti sul Titano. Il sangiovese fa la parte del leone con il 58% della produzione. A seguire il biancale. Solamente 3 ettari di vigneto, invece, sono dedicati alla ribolla e alla bacca bianca. Serravalle è il Castello più ricco di vigneti.

Gianmarco Morosini

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