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Osla ribadisce la propria contrarietà alla Finanziaria 2011

13 dic 2010
Osla ribadisce la propria contrarietà alla Finanziaria 2011
Osla ribadisce la propria contrarietà alla Finanziaria 2011
“Una manovra che va riscritta completamente, non bastano emendamenti qui e là, per accontentare tutti”. E’ un no deciso quello di Osla alla Finanziaria 2011. Manca un progetto di sviluppo, ma anche la capacità di affrontare i problemi più urgenti; si contesta l’aumento della pressione fiscale senza finalità, così come quello del costo del lavoro; il premeditato rafforzamento del potere delle lobbies e la volontà di far pagare il costo di operazioni poco chiare, come Bac e Carisp, alla parte sana del Paese. “Il tutto – sostiene Osla – rifiutando il confronto diretto con la nostra associazione”, la quale ha proposto una lista di obiettivi da raggiungere nel breve, medio e lungo periodo, per ridare impulso all’economia. “Non siamo alla ricerca del vantaggio per l’una o per l’altra categoria, o di soluzioni superficiali e momentanee ai problemi – aggiunge Giuseppe Della Balda, per Osla Industria – ma siamo alla ricerca di un confronto serio col Governo sulle prospettive”. Lo sciopero non è invece una forma di protesta condivisibile: “Ciò che ci interessa di più è continuare a fare impresa - ricorda Tontini – ma oggi è molto difficile”. Nel video l'intervista a Luigi Tontini (Presidente Osla)

Silvia Pelliccioni

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