Osservatorio del Commercio: crisi del settore, incertezze per il futuro

Calano le imprese in tutto il comparto, andando a investire, oltre all'ingrosso – 30 unità in meno – anche il dettaglio, sinora indenne. Subisce il fatturato, se pur limitatamente all'ingrosso, nell'import come nell'export. Un settore in crisi, ma che contribuisce in termini di entrate, un introito di 51 milioni di euro – 3 milioni in più su 2013 -, facendo del commercio – evidenzia il presidente dell'Osservatorio del Commercio, Libero Barulli “il comparto economico che assicura la quasi totalità dell'entrata in questa voce di bilancio”.
Novità invece sul fronte degli occupati: in calo di un centinaio di dipendenti nell'ingrosso, lieve crescita nel dettaglio, ma con un aumento continuo nel numero dei residenti, in un anno 68 unità.
Il commercio guarda al futuro non senza preoccupazioni, su più piani: la crisi dei consumi in Italia, il crollo dei turisti russi, ma anche, sul fronte interno, le problematiche legate alla Smac che – sottolinea il Presidente Barulli – ingenera tensioni e conflittualità, snaturando la sua funzione di rilancio dei consumi. Torna il nodo del polo del lusso, che – dice Barulli - “potrebbe avere effetti devastanti su decine di attività e centinaia di occupati”.

AS

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