Le tensioni sul Parco Scientifico non sembrano spegnersi. La frase pronunciata da Massimo Cenci in Commissione Finanze sul fatto che il progetto sia apprezzato più dall'opposizione che dalla stessa maggioranza è la prova che una soluzione condivisa sulla location è ancora lontana. L'area sul quale sorgerà il parco sta diventando il pomo della discordia, Noi Sammarinesi non nasconde il suo malcontento. Del resto pare che avesse avuto rassicurazioni sul fatto che, approvata la variante per il polo del lusso, si sarebbe arrivati entro l'estate anche a quella del parco. Invece non se ne parlerà neppure nel Consiglio di settembre. Ad oggi si stanno ancora valutando aree idonee. Il Segretario Arzilli vede nelle Bosche, a Falciano, il luogo ideale. Altre opzioni, come quella di Galavotto, non incontrerebbero il suo gradimento. C'è chi teme che San Marino si presenti alla giornata dell'expo dedicata alla start up senza una soluzione definitiva. Per qualcuno sarebbe una sconfitta. Il 15 ottobre il parco scientifico verrà presentato a Milano a personalità e possibili sponsor. Pare ci sia già un investitore – sul cui nome c'è il massimo riserbo – pronto a sostenere il progetto se sarà vincente. Potenzialmente lo è, ma deve rispondere a caratteristiche affatto scontate. A partire, appunto, dalla location, che dovrà rispettare un preciso rapporto fra aree verdi ed edificabili, essere facilmente raggiungibile, ed ospitare una struttura ecosostenibile. Potrebbe creare frizioni anche la nomina del responsabile. Ad oggi a seguire il progetto è Alessandro Giari, fino a ieri presidente dell'Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani. C'è chi vorrebbe lui alla guida del Parco sammarinese nei prossimi anni. Ci sarebbero però alcune perplessità.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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