Debole miglioramento per l'attività produttiva nelle Marche per il Direttore di Confindustria di Pesaro e Urbino Giordano

Crescita a doppio binario per le Marche nel secondo trimestre del 2015. Le province di Ancona e Pesaro e Urbino hanno aumentato leggermente la produzione, Macerata, Ascoli Piceno-Fermo non hanno invece avuto un andamento positivo.
Lo dicono i dati di Confindustria di Pesaro e Urbino che rileva, per la provincia, un incremento dell' 1,9% da aprile a giugno nella produzione industriale. Il mercato estero segna un +2,7% in particolare verso i paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), quello interno tocca un +2%. Un tessuto produttivo che resiste e che punta sulla internazionalizzazione. La cassa integrazione è passata da 7 milioni di ore a 3,9 nel trimestre aprile giugno. Al 30 giugno le imprese attive nella provincia di Pesaro e Urbino erano 36.175 contro le 36.471 del 2014, 296 in meno. Le più colpite sono le imprese manifatturiere con un calo dell'1,5%. Nel video l'intervista a Salvatore Giordano, Direttore Confindustria Pesaro e Urbino.

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