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Piano centro storico: incontro Governo-Associazioni di categoria

3 apr 2008
Negozi del centro storico
Negozi del centro storico
Da qualche parte bisogna pur partire per riqualificare il centro storico. Che sia dal piano particolareggiato, o dal piano McKinsey, associazioni di categoria e governo lo hanno detto a chiare lettere: si va avanti. C’è grande attesa soprattutto per il piano McKinsey: Osla, Usc e Usot vogliono avere il tempo di potersi confrontare coi propri associati, “Ma – fa notare Maria Teresa Venturini, presidente di Osla – in linea di massima va già bene. Chiediamo solo, però, che quanto debbano fare i privati vada di pari passo con quello che deve fare il pubblico”. Dello stesso avviso anche Silvia Della Balda, Usc: “Per noi ci sono tre interventi contestuali: la riqualificazione delle attività, l’arredo urbano e le strategie turistiche. Tre livelli di interventi che devono procedere di pari passo”. Per far sì che la comune volontà di procedere sia ribadita a chiare lettere, le associazioni di categoria hanno lanciato l’idea di istituire una consulta permanente del turismo: “Gli attori – spiega Paolo Rossi, presidente dell’Usot – dovranno essere le nostre associazioni e i rappresentanti delle segreterie di Stato competenti. Tutto ciò dovrà servire a portare avanti il progetto”. Il piano particolareggiato era stato bocciato dalla commissione monumenti: per il governo, bisognerà dunque riportarlo con modifiche e piani stralcio. Le segreterie di Stato hanno puntato anche sul recupero dell’area Cava degli Umbri in Città, dove sorgono campi da tennis e pista da pattinaggio ormai abbandonati da tempo. E per quanto riguarda la contestata eliminazione delle vetrine esterne, l’esecutivo non punta più sull’obbligo, ma sugli incentivi.

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