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Più bit e meno capannoni. Lo dice Osla a proposito del nuovo parco scientifico tecnologico

31 ago 2010
Osla: più bit e meno capannoni
Osla: più bit e meno capannoni
L’efficacia di una rete di ricerca, sviluppo e di trasferimento tecnologico dipende dalla rete professionale che rappresenta e non dall’infrastruttura che la contiene. Con questa premessa Osla critica le operazione immobiliari, per il parco scientifico tecnologico, e dice che se le scelte non sono legate prima di tutto al capitale professionale e a curriculum di qualità, si realizza una cattedrale nel deserto. “Bisogna partire da quello che è possibile fare domani mattina - afferma l’Organizzazione degli Imprenditori - sviluppando una rete di competenze e professionalità in sinergia con l’Università degli Studi di San Marino e con quelle di tutti i paesi, con le imprese, con la Camera di Commercio, con le ambasciate, con i parchi scientifici esistenti e i poli di ricerca già affermati nel mondo”. Insomma “più bit e meno capannoni - sottolinea Osla - perché lo sviluppo della nostra economia sarà proporzionale allo sviluppo della rete di relazioni e delle professionalità”. La proposta è un polo tecnologico fatto di reti mondiali. “Le Università più prestigiose - ricorda Osla - si sono sviluppate in parallelo ad una dorsale di connessione alla rete internet”. “Allora - secondo l’Organizzazione degli Imprenditori - si potrebbe partire dalla ricerca sanitaria e medica, dal momento che ogni anno il nostro laboratorio analisi realizza circa 1 milione di esami”. “Alta tecnologia farmaceutica - conclude Osla - per impegnare i laureati e dottorati sammarinesi che non trovano sufficienti sbocchi lavorativi”.

Sonia Tura

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