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Presentato il programma economico del Governo a sindacato e associazioni di categoria

5 lug 2007
Stefano Macina
Stefano Macina
Una relazione corposa che prende in esame i numerosi aspetti del sistema sammarinese. Un lavoro molto ampio, per il segretario dell’Anis e questo, secondo Carlo Giorgi, è un punto di merito ma anche di debolezza, perché il problema è sintetizzare le diverse problematiche. Assoindustria chiede un progetto a lungo respiro, meno burocrazia, più efficienza, contenimento della spesa corrente. Il rapporto Italia-San Marino-Unione Europea, prosegue Giorgi, deve passare dal concetto di allineamento a quello di differenziazione competitiva. In sostanza, un sistema paese diverso, produttore di ricchezza anche per il territorio circostante. Al Governo, l’Anis ha rimarcato la necessità di attivare un sistema di comunicazione che consenta di tutelare l'immagine della Repubblica e nello stesso tempo applicare all’interno atteggiamenti capaci di tenere alta la reputazione del paese.
Gli interventi per il settore commerciale, per il Presidente dell’USC Marco Arzilli, devono riguardare tutto il comparto ed essere indirizzati verso nuovi potenziali imprenditori. I dati, sottolinea, parlano di aumento dei fatturati e dei dipendenti, quindi occorre investire, facilitando l’accesso al credito per i progetti nel settore del commercio. Ribadita l’importanza della San Marino Card e proposto un tavolo di lavoro, da riunire periodicamente, per un confronto sulle politiche della programmazione economica e la legge di bilancio.
Il presidente dell’Usot Paolo Rossi plaude all’attenzione dedicata ai settori del turismo e commercio e si rammarica per il mancato coinvolgimento nei progetti di rilancio del comparto. Abbiamo chiesto – dice - di essere coinvolti attraverso il Consorzio 2000 perché siamo noi che facciamo turismo. Rossi ribadisce il consenso al piano particolareggiato e chiede al Governo di portarlo avanti, senza fermarsi al problema delle vetrine ma aprendo un dialogo più ampio, per arrivare ad unire Borgo e Città in un unico centro storico.
Entro la prossima settimana Osla invierà all’Esecutivo le proprie osservazione. La Presidente Maria Teresa Venturini anticipa un parere complessivamente positivo ma – dice - ci serve tempo per valutare appieno il documento che, oltre ad essere molto corposo, contiene di tutto dalle pensioni al rilancio del turismo e del commercio.
E sul problema pensionistico, Pio Ugolini dell’Unione artigiani, chiede al Governo di non aumentare ulteriormente la pressione contributiva sottolineando che già oggi alcune categorie pagano molto di più di altre. Abbiamo anche evidenziato, aggiunge, la necessità di strumenti di credito agevolato finalizzati all’avvio di nuove iniziative nel settore dell’artigianato, mentre su energia alternativa e sicurezza chiediamo di considerare nuove forme di incentivazione.
Più critico il giudizio del sindacato. Il documento, secondo Giuliano Tamagnini segretario confederale della Csdl, è molto convenzionale e non presenta grandi spunti di novità rispetto al passato sulle politiche di sviluppo. Mancano indirizzi sulle scelte da assumere rispetto all’Unione Europea, scelte che giudica basilari per delineare il modello economico e sociale che dovrà assumere la Repubblica. Sugli aspetti sociali solo dichiarazioni di principio. Peraltro, dichiara, non sono per nulla condivisibili le enunciazioni in materia pensionistica. Nessun commento invece da parte del segretario della CDLS. Venerdì, si limita a dire Marco Beccari, ci sarà un nuovo incontro. Abbiamo chiesto alcuni chiarimenti e quella sarà l’occasione per una valutazione complessiva.

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