Prezzi più alti a San Marino che in Italia? Busignani (UCS): "Ricarico, su certi articoli, quasi del doppio"

Il caro energia pesa sui consumi, con ricadute sul carrello della spesa. Sull'inflazione è tornata la Csdl, denunciando - dati Ufficio Statistica alla mano – un aumento dei prezzi, sul Titano, di oltre il doppio rispetto al circondario. L'Unione Consumatori Sammarinesi conferma: “L'inflazione a San Marino è da nove anni più alta che in Italia. E questo – dice la Presidente Francesca Busignani - per il consumatore sammarinese è un grandissimo problema perché porta ad avere un potere di acquisto minore, con prezzi molto più alti del circondario”.

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Ma come intervenire? “È da quattro anni – ricorda - che le associazioni dei consumatori chiedono di poter entrare nella Commissione prezzi. Bisognerebbe far sì che ampliasse i suoi poteri, rimanendo chiaramente nell'alveo della compravendita, quindi del libero mercato, ma adottando tutte quelle strategie e indici presenti anche in Italia, per garantire un giusto guadagno, non un ricarico a volte quasi doppio rispetto ai prezzi di alcuni articoli fuori confine”. C'è chi giustifica i prezzi più alti con il limitato bacino di utenza. Ma a San Marino – fa notare UCS – c'è una monofase più bassa rispetto all'Iva. Invita quindi a creare appetibilità del sistema: “Facciamo circolare più liquidità. Se pensiamo sempre che un sistema recessivo di tagli o di aumenti per fare cassa subito possa rilanciare il paese, in realtà a lungo andare creiamo una spirale che questo paese lo affossa”.

Nel servizio l'intervista a Francesca Busignani, Presidente UCS

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