Progetto di legge "Titani", USC: "Cosa s'ha da fare o da rivedere?"

Dopo il no secco della CSU e il giudizio in chiaroscuro delle Associazioni a tutela dei Consumatori, anche l'Unione Sammarinese Commercianti si esprime sul progetto di legge sui certificati di compensazione fiscale.

Principio condivisibile e già sperimentato in territorio” per l'Unione Commercianti, visto che – motiva - porre il 30% del solo importo eccedente i 1000 euro di stipendi e pensioni è una quota inferiore alla “no tax Area” o alla “Deduzione Smac”, già in vigore dal 2015. Per Usc “la sostanza non cambia”, anzi, si potrebbe prestare ad un miglioramento nella gestione delle spese deducibili da parte dei contribuenti. E in questa direzione, chiede si possa considerare “assolta” la deducibilità per gli importi versati sulle Smac di tutti gli utenti che hanno aderito alla Deduzione San Marino Card o alla No Tax Area.

I commercianti leggono elementi positivi nel progetto di legge, come il rendimento dello 0,50% semestrale dei Titani posseduti o il tasso del 2% su finanziamenti o prestiti. Chiedono però maggiore chiarezza sul processo di conversione Euro-Titani, nonché certezza sulla sostenibilità del sistema finanziario rispetto all'operatività degli operatori, con uno sguardo particolare all'import-export. USC guarda poi all'aspetto delle commissioni applicate agli operatori per pagamenti con carte - “raddoppiati se non triplicati – rileva l'Unione – chiedendo “costo Zero” per i pagamenti tramite Smac, che avvengano in Euro o in Titano, e auspicando che tutti gli operatori, sia nelle attività sia negli uffici pubblici, attivino il pago Smac.

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