Protocollo d'intesa su banche e assestamento di bilancio: il Governo valuta il documento Csu

La Centrale Sindacale Unitaria, intanto, attende la risposta del Governo sul Protocollo d'Intesa, in tema di banche e assestamento di bilancio, presentato nell'incontro del primo pomeriggio. Se la risposta sarà positiva la riunione di domani dell'attivo dei quadri si terrà in sede, altrimenti si sposterà sul Pianello.

In queste ore il Governo sta valutando il documento consegnato nel pomeriggio dalla Csu che mette nero su bianco una serie di impegni sui quali l'Esecutivo aveva espresso disponibilità dopo l'incontro di sabato scorso. “Cercheremo di rispondere nelle prossime ore o al piu' tardi domani mattina” ci ha riferito il Segretario di Stato Franco Santi, poco dopo l'incontro a Palazzo Pubblico al quale ha partecipato insieme ai Segretari di Stato Renzi e Zanotti, mentre Celli era assente perchè impegnato in aula durante il dibattito sulla mozione di sfiducia.
La Csu chiede al Governo: non solo di non ratificare, ma di sospendere gli effetti del Decreto n. 79, che pone a carico di Banca Centrale la gestione di Fondiss, esautorando il Comitato gestore ed espropriando temporaneamente i 45 milioni del secondo pilastro; stop all'ipotesi di conversione in titoli del debito pubblico del credito di imposta maturato dalle banche; modifiche al decreto n. 80, con contenuti migliorativi per i cittadini risparmiatori e le aziende; maggiori tutele e vincoli a garanzia dei fondi pensione.
In ogni caso l'attivo unitario dei rappresentanti sindacali rimane convocato per domani alle 14.30 alla sede Csu. Se nel frattempo arriverà la risposta positiva e la firma del Congresso di Stato alla proposta di accordo Csu, l'attivo continuerà a riunirsi in sede senza assumere il carattere di manifestazione in Piazza della Libertà. Qualora, invece, la firma dell'accordo non arrivasse, l'attivo dei delegati si sposterà sul Pianello per dare vita, durante i lavori consiliari, alla manifestazione a sostegno degli obiettivi sindacali. Manifestazione a cui invece aderirà sicuramente l'Anis. Lo ha comunicato nel pomeriggio: “L’azione del Governo mette a rischio la tenuta dell’intero sistema”. Il direttivo della associazione contesta al Governo di non aver accolto le richieste di modifica alla legge sviluppo, all'assestamento di bilancio e imputa alla politica una gestione inadeguata della crisi del sistema bancario.

l.s.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy