Qualità del lavoro nelle banche

Qualità del lavoro nelle banche.
Il progetto di sondare il clima lavorativo all’interno delle banche sammarinesi, nasce dal fatto che chi è soddisfatto del proprio lavoro non solo è una persona felice ma anche un lavoratore più produttivo. Così il sindacato presenta una ricerca che, in altri Stati, viene solitamente commissionata dalle direzioni aziendali. Lo studio è suddiviso in 3 aree: personale, dei rapporti con i colleghi e con i superiori. Risultato: due blocchi antitetici. Le valutazioni peggiori sono emerse negli istituti di più vecchia costituzione e con il maggior numero di dipendenti. Molte le critiche rispetto alla qualità del lavoro e ai rapporti tra colleghi e superiori. Qui le valutazioni rispetto al futuro sono pessimiste e in pochi intravedono possibili miglioramenti. Nel secondo blocco, costituito dalle banche nate di recente e con un numero limitato di occupati, vi è più armonia tra tempo di lavoro e tempo libero, un ambiente meno conflittuale , più chiarezza nei percorsi di carriera interna e una visione più ottimistica verso il futuro.
La ricerca segnala anche i motivi principali per cui si è spinti a lasciare il lavoro. Al primo posto troviamo scarse opportunità di sviluppo professionale, seguito da un ambiente di lavoro troppo conflittuale. Sarebbe utile, sottolinea la CSU, inserire nella contrattazione anche l’aspetto della qualità del lavoro, attraverso la sottoscrizione dei cosiddetti “accordi clima” che, al pari degli aspetti economici e previdenziali, introducano il rispetto di un sano ambiente di lavoro e la regolamentazione chiara di rapporti tra azienda e dipendenti.

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