Che la moneta unica europea abbia lasciato tracce indelebili nelle tasche degli italiani, non è una novità, ma uno studio recente della Cgia di Mestre, l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese, dimostra che l’indebitamento delle famiglie della penisola è addirittura raddoppiato.
La crescita del rosso in banca è salita precisamente del 93,28%. Il deficit medio passa così a 15mila e 765 euro per ogni famiglia.
Sopra la media si attestano, in questa graduatoria negativa, alcune città del centro nord, fra cui Rimini, dove il passivo familiare è di oltre 20mila euro per ogni nucleo. Le città più indebitate, spiegano gli esperti che hanno condotto la ricerca, sono quelle dove i livelli di reddito sono più elevati, ma non è da escludere che ci siano anche famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli.
Le ragioni della sofferenza economica sono da ricercare nei mutui per l’acquisto di beni immobili, i finanziamenti per la ristrutturazione di casa, ma anche il credito al consumo, vale a dire il ricorso sempre più frequente agli acquisti con pagamenti rateali, ma anche prestiti richiesti per affrontare il peggioramento della situazione economica generale della famiglia.
Insomma, l’incremento dei costi e dei tassi per la casa e il perdurare della crisi economica, stanno mettendo in seria difficoltà le famiglie, già provate dalla sensibile diminuzione del potere d’acquisto degli stipendi in generale.
Nella triste graduatoria finale dei passivi familiari, Rimini si colloca al quinto posto, dopo Roma, Milano, Lodi e Reggio Emilia; seguita a ruota da Modena, Trento, Prato, Como e Padova, che si trovano nelle fasce più alte della classifica degli indebitati superiori alla media.
La crescita del rosso in banca è salita precisamente del 93,28%. Il deficit medio passa così a 15mila e 765 euro per ogni famiglia.
Sopra la media si attestano, in questa graduatoria negativa, alcune città del centro nord, fra cui Rimini, dove il passivo familiare è di oltre 20mila euro per ogni nucleo. Le città più indebitate, spiegano gli esperti che hanno condotto la ricerca, sono quelle dove i livelli di reddito sono più elevati, ma non è da escludere che ci siano anche famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli.
Le ragioni della sofferenza economica sono da ricercare nei mutui per l’acquisto di beni immobili, i finanziamenti per la ristrutturazione di casa, ma anche il credito al consumo, vale a dire il ricorso sempre più frequente agli acquisti con pagamenti rateali, ma anche prestiti richiesti per affrontare il peggioramento della situazione economica generale della famiglia.
Insomma, l’incremento dei costi e dei tassi per la casa e il perdurare della crisi economica, stanno mettendo in seria difficoltà le famiglie, già provate dalla sensibile diminuzione del potere d’acquisto degli stipendi in generale.
Nella triste graduatoria finale dei passivi familiari, Rimini si colloca al quinto posto, dopo Roma, Milano, Lodi e Reggio Emilia; seguita a ruota da Modena, Trento, Prato, Como e Padova, che si trovano nelle fasce più alte della classifica degli indebitati superiori alla media.
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