Raffica di reazioni sui dati diffusi dall'Uffico Statistica sui consumi delle famiglie

“Nel sistema non si avverte una situazione di insolvenza preoccupante”. Impongono una riflessione i dati diffusi dall'ufficio statistica, in particolare quel preoccupante 26% di famiglie sammarinesi che non riesce a fronteggiare i debiti. Secondo Pierpaolo Fabbri, Presidente ABS, “quello che sta succedendo è fisiologico”: “nulla di nuovo sotto il sole” neppure sulla forma del risparmio. Secondo la ricerca attualmente si privilegia il deposito rispetto al più rischioso mercato azionario: “è da sempre il primo la forma di risparmio più utilizzata dai sammarinesi”. Sta di fatto che aumentano le famiglie che fanno ricorso al debito, e lo fanno sempre più per l'auto-sostentamento: in cinque anni la spesa media è diminuita del 10,8%. Una situazione che i sindacati segnalano da almeno un anno. Colpa della crisi occupazionale. A farne le spese, in particolare, due categorie: mamme single e coppie senza genitori. Difficile una stima precisa sul numero dei sammarinesi che hanno chiesto l'aiuto della Caritas per i pasti. Prima di tutto per una forma di pudore che accompagna sempre richieste di questo tipo. La situazione attuale rispecchia la nuova realtà economica di San Marino e chiede risposte: a partire dall'istituzione di figure professionali in grado di verificare, riconoscere e supportare chi rivela una situazione economica di precarietà.
[Nel servizio l'intervista a Giorgio Felici, segretario confederazione Industria Cdls]

Sara Bucci

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