Il rapporto 2012 sulla Green Eeconomy in Emilia Romagna parla d’imprese verdi nell’agroalimentare

Il rapporto 2012 sulla Green Eeconomy in Emilia Romagna parla d’imprese verdi nell’agroalimentare.
Risorsa e opportunità per le imprese per un settore trasversale saldo in sella nonostante l’altalenante economia regionale crea posti di lavoro e spazio d’impresa giovanile. La fotografia del business verde è divisa in settori produttivi e territori. La rivoluzione verde in atto si consolida ormai da anni con quasi 2000 aziende eco-green in regione di queste il 36% in agricoltura e alimentazione. 15% nei rifiuti. 10% in edilizia diversificata. Bologna è la regina della tecnologia verde con 343 imprese seguita da Modena e Reggio. L’agroalimentare comprende il biologico, macchinari e tecnologie avanzate, applicati alle coltivazioni. Bonifica siti e gestione verde con il disinquinamento sono le nuove frontiere della green economy raggiungendo il 21% del totale. L’edilizia assomma 203 imprese molte delle quali sviluppano il prodotto verde trattando aria, acqua e materiali vari come le piastrelle ecologiche. Trasporti e meccanica allargati vanno a completare la suddivisone delle imprese con l’agroalimentare sempre primo settore meno la provincia di Reggio Emilia dove vince la bioedilizia del futuro.

fz

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