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Rappresentatività: la Csu spiega i vantaggi del nuovo impianto legislativo

22 apr 2016
Conferenza diritti sindacaliRappresentatività: la Csu spiega i vantaggi del nuovo impianto legislativo
Rappresentatività: la Csu spiega i vantaggi del nuovo impianto legislativo - Una serata pubblica a Domagnano sui vantaggi della norma che - si augurano si sindacati - non venga...
Sono tutti d'accordo, i relatori alla sala Montelupo. La nuova legge sulla rappresentatività, che Iro Belluzzi, ribattezza, " delle Libertà", va a riportare un equilibrio che nel paese finora era mancato. Lo sostiene il segretario Cdls che ricorda una legge del '61 obsoleta; l'attuale confusione contrattuale; la necessità di capire "chi rappresenta chi". Intanto il Segretario al Lavoro incassa i complimenti dell'esperto Luciano Angelini: il modello Erga Omnes in Italia non si è mai realizzato - dice - sono prevalsi gli interessi di parte, ma significa riconoscimento giuridico ed essere trasparenti. Così come appoggia il finanziamento volontario. "volevamo norme precise e comprensibili per chi viene a investire - ribadisce Belluzzi - una legge che considero di rottura sulla litigiosità che abbiamo avuto finora". Insomma una legge di buona convivenza anche se finora ha spaccato mondo sindacale e imprenditoriale. Ora il timore della Csu è che venga stravolta in Aula. Governo e Maggioranza rassicurano: non sarà un progetto blindato ma si vuole mantenere l'impianto originale. Per il democristiano Luca Beccari la pluralità di soggetti è positiva per la democrazia, ma la pluralità di contratti significa frammentazione, una deriva pericolosa, come in politica. Il segretario Unas rivendica la paternità di un progetto che venne chiesto a gran voce già nel 2005. Pio Ugolini rivolge poi una domanda "perché ci deve spaventare? Chiude il segretario Csdl che taglia la testa alle polemiche: la rappresentatività si misura con l'iscrizione al sindacato come avviene in tutto il mondo e come ribadito l'Oil, la principale organizzazione in materia. Un messaggio diretto all'Usl: "i piccoli non possono contare per i grandi".

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