Rating, Spagna declassata. Allarme disoccupazione

Rating, Spagna declassata. Allarme disoccupazione.
E’ allarme disoccupazione in Spagna, mai così alta da diciotto anni, è salita al 24,44 percento. A comunicare il dato record – anche a livello europeo – è stato l’Istituto Nazionale di Statistica, che lunedì confermerà inoltre l’entrata ufficiale del Paese in recessione, appena due anni dopo esservi uscito. La notizia è arrivata all’indomani del taglio di rating da parte di Standard and Poor’s sia sul lungo che sul breve termine. L’agenzia ha evocato un prospetto negativo, in un contesto di contrazione economica. Secondo gli esperti, la situazione dovrebbe restare difficile almeno fino al prossimo anno, nonostante le misure senza precedenti adottate dal governo conservatore.
L’Unione europea comunque dà fiducia alla Spagna: “Restiamo fiduciosi nell’impegno dimostrato dal governo spagnolo per rispettare i suoi impegni”. Martin Shultz, presidente del Parlamento dell’Unione europea, rilancia anche l’esigenza di una Agenzia Europea di Rating.
Come hanno reagito i mercati al taglio di rating spagnolo. Il riscatto è arrivato dopo una partenza negativa. La seduta nel vecchio continente era iniziata con il segno meno ma poi le vendite sui bancari legati alla preoccupazione per la crisi del debito sono state progressivamente compensate dagli acquisti sul comparto delle costruzioni e sui minerari, che hanno progressivamente riportato la fiducia negli investitori. Bene anche l'euro, che torna sopra quota 1,32 dollari, mentre lo spread tra Btp e Bund ripiega a 400 punti.

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