Referendum contratto industria, USL: serve regolamento

A votare sul contratto industria devono essere tutti i lavoratori e non una sparuta rappresentanza. L'USL punta il dito sul rischio che la prevista consultazione confermativa di quello che dovrà diventare il contratto del settore non rappresenti la totalità della forza lavoro. “8 mila – spiegano – sono i dipendenti dell'industria, tutti devono partecipare al referendum ed esprimere la propria opinione. Deve anche essere definito un regolamento – affermano – che fissi un quorum perché la consultazione sia valida, ed istituisca una commissione elettorale, con il compito di sovrintendere al voto e allo spoglio”.
Sull'accordo preliminare rimarcano una serie di critiche, prima fra tutti quella dell'aumento delle ore lavorative. “Sbagliato – dicono – portarle a 39, meglio sarebbe stato diminuirle, per consentire maggiore occupazione e migliore qualità della vita”. Poi l'aspetto retributivo. “La CSU – affermano – aveva firmato un aumento del 3,7% al tavolo tripartito, e oggi si accontenta di un 2,66”. Il 12 settembre prossimo spiegheranno le loro posizioni in una serata pubblica, intanto si aspettano una risposta alla lettera, inviata alla Reggenza, al Governo, i gruppi consiliari e tutte le forze politiche.

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