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Referendum lavoro: Rinnovamento e trasparenza replica a Tamagnini (Csdl)

10 ago 2007
Rinnovamento e trasparenza
Rinnovamento e trasparenza
“Le nostre iniziative sono state consegnate e spiegate alla Confederazione del lavoro, forse Tamagnini non ha avuto modo di leggerle”. Questa la replica di Rinnovamento e trasparenza. “Preferiamo che un lavoratore goda di una assunzione vera e propria, magari a tempo determinato, piuttosto che prestare la propria attività nelle condizioni previste dagli articoli 17 e 18 della legge 131”, scrivono. Circa i co.co.pro. al sindacalista che dice che sono pochi e in nessun caso si tratta di lavoratori subordinati, replicano che “se anche ce ne fosse uno solo, le pare normale che chi dovrebbe tutelare i diritti dei lavoratori possa accettare una figura senza diritti sociali? Dalla mutua alla pensione?”
Secondo Rinnovamento e trasparenza Tamagnini dimentica che il sindacato si era opposto alla legge sul mercato del lavoro, arrivando a raccogliere circa 3 mila firme e a indire uno sciopero: “non è colpa nostra – prosegue il comitato - se continuiamo a tenere fede alla volontà dei lavoratori mentre voi avete fatto dietro front tradendola”.
Frecciata poi alla proposta di legge popolare della Confederazione del lavoro che non tocca per nulla né l’interinale, né le collaborazioni. “Perché la Csdl – commentano i referendari – pur dichiarando le mancanze della 131, non ha fatto nulla di concreto per evitare che entrassero in vigore questi contenuti? Si tratta di essere fedeli alle proprie parole e noi lo siamo”.
Sulla scala mobile Rinnovamento e trasparenza vuole offrire un sistema di tutela certo, almeno pari all’inflazione. Pensa che il sindacato non debba temere che la cittadinanza possa esprimersi su queste questioni. Forse una forza sociale, piuttosto che avere paura della cittadinanza, a volte dovrebbe cercarne il sostegno.

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